Essere infedele vuol dire venir meno a un impegno preso, a una promessa, a un'idea, e può accadere in ambiti molto diversi tra loro, dalla religione, alla politica, alla scienza. In amore l'infedeltà implica infrangere la norma dell'esclusiva affettiva e sessuale, che regola in modo più o meno implicito le interazioni fuori e dentro le relazioni sentimentali. Chi tradisce rompe questa regola, e lo fa senza il consenso di uno dei partner. Certo, tradire non è più un reato nella legislazione di quasi tutti i Paesi occidentali, anche se, quantomeno in Italia, nei matrimoni civili la fedeltà fa parte dei diritti e dei doveri reciproci dei coniugi, mentre nel rito cattolico è costante il riferimento alla fedeltà e all'amore reciproci.
Oggi come non mai, comunque, il tradimento evoca non più tanto la violazione di una norma o un principio religioso, ma è qualcosa che attiene al singolo e alla sua coscienza. Ed è proprio la coscienza del singolo a dover fare i conti con un'asimmetria di fondo presente nell'infedeltà, che non sfugge neanche alla persona più ingenua: al godimento e alla felicità di chi tradisce, corrisponde l?infelicità di chi è tradito.
Se oggi dunque l'infedeltà, come il suo sinonimo "tradimento", continua ad avere in parte una connotazione negativa, non è certo per il richiamo al rispetto di norme giuridiche e sociali, ma per l'attenzione posta, a livello sociale, sulle conseguenze negative che il tradimento può avere su chi lo subisce.
I social media hanno trasformato le nostre relazioni sentimentali, così come hanno cambiato ciò che s'intende per infedeltà. Negli anni ?50 e ?60 non c?era ombra di dubbio, si era infedeli quando una persona era stata effettivamente a letto con un?altra diversa dal coniuge. Oggi, questa definizione è culturalmente superata, poiché l?infedeltà riguarda non più solo le persone coniugate, ma anche quelle in coppia, sia eterosessuali sia omosessuali e implica una più ampia categoria di comportamenti, che vanno dalla masturbazione alla presenza di un altro, ai giochi sessuali, al flirtare con qualcuno diverso dal partner, al visitare strip club, all'uso della pornografia. Senza dimenticare, poi, alcuni comportamenti che avvengono attraverso Internet, definiti come cybersex, cioè, incontrarsi online con qualcuno verso cui si ha un interesse sessuale, amoreggiare, oppure utilizzare la pornografia online. Ancora più all'avanguardia sono i cosiddetti sexting, che vanno dall'invio di SMS sul cellulare (in cui le persone interessate alludono a un incontro erotico), allo scambio di proprie immagini sessuali, al ricevere immagini di genitali di qualcuno. Questa estensione di significato, molto probabilmente, gonfia anche la diffusione delle infedeltà: oggi, infatti, si tradisce molto più di ieri. Inoltre, anche se le indagini su larga scala sono poche e risalgono a qualche anno fa, un fatto è certo: gli Italiani tradiscono più degli altri Europei o degli Americani. Anche le donne sono infedeli più del passato, e la differenza rispetto agli uomini è senz'altro diminuita, ma continua a essere statisticamente significativa: questi ultimi sono sempre più numerosi.
Il tradimento è un fenomeno onnipresente, ma il modo in cui se ne parla, il significato e l'esperienza che lo caratterizza, dipendono tutti dal periodo storico e dal luogo e/o dalla cultura in cui "il dramma" si svolge. La cultura influenza il significato dell'infedeltà, le motivazioni che spingono a tradire, l'esperienza personale dell'infedele, le reazioni di chi è tradito, la decisione di separarsi oppure no in seguito alla scoperta. Nel saggio è stato dato ampio spazio al ruolo dei social network, dei siti per il dating online e delle tecnologie digitali nel facilitare le infedeltà nelle coppie di partner coniugati e non.
