Gli zootoponimi nella toponomastica cadorina

Nell'articolo si rilevano e si studiano dal punto di vista lessico-etimologico zootoponimi di area ladino- cadorina (Belluno), alcuni dei quali sono particolarmente frequenti nel territorio, in particolare quelli legati all'attività pastorale, che è stata per secoli un'asse portante dell'economia locale e diventata oggi del tutto marginale. Gli zootoponimi, pur essendo meno numerosi rispetto ai fitotoponimi e tale proporzionalità si rispecchia anche nella toponomastica italiana (cfr. G. B. Pellegrini, Toponomastica Italiana, Hoepli, Milano 1990, nelle sezioni dedicate rispettivamente a questi due settori), rispecchiano il legame tra uomo e ambiente popolato di animali domestici e selvatici. In quest'area dove pastorizia e allevamento sono stati intensivi, sono molto frequenti i nomi di animali lessicalizzati a seconda delle fasi di crescita, nel caso degli animali selvatici, prevalgono invece i nomi composti, il cui determinante è costituito dal nome dell'animale e il determinato è un appellativo indicante la natura del luogo frequentato: sono dunque ricorrente i tipi: 'buco/buca' del lupo, 'salto' del lupo, 'sasso' del lupo, 'pala' dell'orso, 'tana' dell'orso, 'forcella' del camoscio, 'prato' del merlo ecc.

Publication type: 
Contributo in atti di convegno
Author or Creator: 
Maria Teresa Vigolo
Source: 
La radises desmenteades. Le radici dimenticate, pp. 21–44, San Vito di Cadore, 22 ottobre 2016
Date: 
2017
Resource Identifier: 
http://www.cnr.it/prodotto/i/391064
Language: 
Ita