Cosa significa che gli animali computano

Questo articolo ha l'obiettivo di fondare il concetto di computazione su basi materialiste e sul principio di evoluzione naturale immanente alla materia che popola questo universo. Su queste basi l'articolo arriva a definire la computazione come: (a) la capacità di sistemi teleonomici quali il DNA, gli organismi, ed alcuni artefatti umani, di implementare attraverso la materia catene causali in grado di associare alle sequenze di stati che l'ambiente assume fino all'istante presente, diverse possibili modificazioni dell'ambiente stesso nel futuro: questo riuscendo a prescindere (almeno in parte) dai vincoli imposti dalle proprietà della materia; (2) la proprietà di tali associazioni di consentire una loro facile modifica da parte di meccanismi quali l'apprendimento e l'evoluzione. In seguito l'articolo mostra come i sistemi in grado di computare tendono a possedere alcune importanti proprietà strutturali e di funzionamento quali la combinatoria di elementi interni e la discontinuità chimico-fisica, energetica, spaziale e temporale, tra ambiente esterno e le catene causali utilizzate per implementare le suddette associazioni.

Publication type: 
Contributo in volume
Author or Creator: 
Baldassarre Gianluca
Publisher: 
CLEUP, Padova, ITA
Source: 
Cognizione e computazione - Problemi, metodi e prospettive delle spiegazioni computazionali nelle scienze cognitive, edited by P. Cherubini, P. Giaretta, M. Marraffa, A. Paternoster, pp. 23–30. Padova: CLEUP, 2006
Date: 
2006
Resource Identifier: 
http://www.cnr.it/prodotto/i/353312
Language: 
Ita
ISTC Author: