I traumi psicologici modificano il cervello?

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Question Title: 
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Short answer: 

La sindrome da stress post traumatico (PTSD) è una condizione clinica che può colpire le vittime di traumi psicologici. In che modo il nostro cervello viene modificato dopo un forte shock? Ed è possibile modificarlo di nuovo? All'ISTC un promettente studio ha iniziato a rispondere a questa domanda.

Extended answer: 

Recentemente le tecniche di neuroimmagine sono state molto usate per valutare gli effetti della psicoterapia. Gli studi funzionali come la tomografia a emissione di positroni (PET) misurano in modo affidabile i cambiamenti di flusso di sangue nel cervello, mostrando il ruolo specifico di ogni area coinvolta nei vari processi emotivi.

L'ISTC, in collaborazione con ricercatori dell'Università di "Tor Vergata", dell'Associazione EMDR e dell'Università "La Sapienza", ha applicato queste tecniche allo studio del Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD). I risultati hanno mostrato i benefici di un trattamento chiamato "Terapia di Desensitizzazione e Riprocessazione del Movimento Oculare" (Eye Movement Desensitization and Reprocessing Therapy, EMDR), una specifica forma di psicoterapia per i disturbi legati ai traumi. L'idea di base è che il movimento degli occhi "aiuti" il cervello a trovare l'energia necessaria per rielaborare un trauma. E l'effetto della terapia sembra riscontrabile a livello cerebrale: in altre parole, dopo l'EMDR il paziente si sentiva meglio, e questo corrispondeva a un cambiamento neurale nel suo cervello.

Si tratta di una scoperta che, se confermata, avrebbe un impatto enorme sul trattamento dei traumi. Il PTSD è un disturbo da stress che colpisce alcune vittime di traumi psicologici come abusi o gravi incidenti. Gli effetti sono perdita di memoria, sbalzi di umore, paura condizionata dovuta al richiamo involontario di flashback dell'evento traumatico. Le conseguenze sono la sensibilizzazione delle reti neurali coinvolte nella risposta alla paura, e in particolare un deficit nell'inibizione dell'amigdala, costantemente attivata dalla corteccia prefrontale a causa della sensazione permanente di paura.

Lo studio dell'ISTC ha monitorato pe la prima volta i cambiamenti neurologici durante la terapia EMDR, che lavora proprio sulla riduzione della paura nei pazienti. E i cambiamenti sono stati notevoli: dopo varie sedute, l'attività elettrica prevalente del cervello si è spostata dalla corteccia prefrontale alle regioni temporali, parietali e occipitali.

Questo risultato mostra una riprocessazione cognitiva dell'evento traumatico: una scoperta promettente sia per la terapia sia per le tecniche utilizzate per monitorarla. 

Contact: Marco Pagani

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